FINE TRILOGIA
Piraña
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Un film di Joe Dante. Con Bradford Dillman, Kevin
McCarthy, Heather
Menzies, Keenan
Wynn, Dick
Miller.
continua»
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In un centro abbandonato
per la ricerca militare, il dottor Hoak (Kevin McCarthy) continua nonostante
tutto i suoi esperimenti di mutazione genetica e viene disturbato dall’arrivo
della detective Maggie McKeown (Heather Menzies) e di un suo aiutante alla ricerca
di due giovani scomparsi (in realtà serviti da antipasto per i piraña).
Pensando che i due siano annegati nella piscina della base, Maggie la vuota
nonostante il tardivo e disperato intervento di Hoak, liberando così nel fiume
una temibile razza di piraña creata per la guerra in Vietnam e capace di vivere
in acqua fredda e salata. L’inaugurazione di un parco sul fiume e una gara di
nuoto tra i bambini di un camping forniranno un po’ di divertimento per i pesci
carnivori, che dopo tanti anni in una piscina si trovano in mezzo a una
pacchia. Il pregio non è certo l’originalità, essendo il film pesantemente
debitore de #Vedi#Lo squalo, ma il fiuto commerciale e lo spirito crudele del produttore
Roger Corman lo trasformano in un prodotto vincente e avvincente che procede a
passo spedito e sfrutta con saggezza le possibili occasioni di suspense. Una
certa attenzione alla fantapolitica e all’ecologia bilancia degli effetti
speciali molto al risparmio che si sbizzarriscono solo nella rappresentazione
di qualche animaletto prodotto dagli esperimenti genetici del laboratorio. È
diretto con qualcosa di più della sveltezza e della capacità tipiche della
bottega Corman da quel Joe Dante che di lì a poco si sarebbe affrancato dal suo
maestro per diventare uno dei registi di fantahorror più affermati. Ottimo il
cast nel quale si rivede con piacere l’ex “satanica” Barbara Steele, perfetta
nel ruolo di una cinica scienziata. Consistente, per la riuscita, l’apporto
dello sceneggiatore John Sayles, ottimo regista in proprio. Il seguito è #Vedi#Piranha paura, il remake è #Vedi#Piranha – La morte viene
dal’acqua
Questo film può essere considerato il bonsai di Lo squalo.
Più piccoli i pesci, più piccolo il thrilling, più piccolo il regista, che è
solo un epigono bravo, ma sempre epigono, del maestro Steven Spielberg. Infatti
Piraña è una storia assai somigliante a quella interpretata da Roy Scheider.
La parola "piranha" potrebbe derivare da un
ibrido linguistico di origini africane formato da termini delle lingue tupi-guarani;
le ipotesi più probabili sono che derivi da pirá (pesce) e sanha
o ranha (denti), oppure da pirá e ánha (taglio), quando
sentono la presenza del sangue i piranha vi si dirigono anche se sono molto lontani.PIRANA BUBBLES (acrilico 50x60)2013 |
Eccellente conclusione della trilogia dedicata agli animali "serial killer". Sei riuscito, come nei precedenti, ad unire l'inqiuetudine di un animale minaccioso e pericoloso come il piranha, allo stile vettorial-naif che contraddistingue tutti i tuoi lavori. Anche in questo dipinto alcuni elementi come gli occhi rossi, i denti insanguinati, le macchie di sangue rotondeggianti, rappresentano una continuità coi precedenti. Simpatico e divertente è anche il titolo scelto " Pirana Bubbles": in effetti le bolle rosso sangue danno un tocco di colore ed allegria ( forse meno allegro sarà chi è divenuto il loro pasto!). Originale anche l'idea delle onde sporche di sangue e dei piranha che sbucano, coi loro denti aguzzi, da ogni parte del dipinto...una sorta di "ritorno a casa" dopo un pasto abbondante ( le bolle lo dimostrano!). Rendere un soggetto horror, simpatico e favolistico, non deve essere facile, ma tu ci sei riuscito e questo dimostra la tua maestria, fantasia ed arte. Continua così!
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